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giovedì 13 agosto 2015

Tappa 11 Roccasecca - Montecassino 20km

12 agosto
Alle 4.30 sono già sveglio. Cerco di fare piano per non svegliare una coppia di turisti che sono nella stanza vicino alla mia. Vado  a fare colazione.  Tommaso ha organizzato tutto più perfettamente per il pellegrino.  Alle 5.45 sono in strada. Da quassù si gode un'ottima vista panoramica su tutta una piana.

Quando passo da Caprile faccio attenzione a vedere l'affresco di san Cristoforo,  il protettore dei pellegrini


che è raffigurato sulla facciata laterale della chiesa di santa Maria delle Grazie, una chiesa favolosa con un sacco di tesori che mi ha mostrato ieri Angelo.

Non mi soffermo più di tanto, ormai voglio portare a termine questa esperienza e sinceramente oltre Caprile niente ha destato il mio interesse. Passo un paio di paesini e poi inizia l'ultimo tratto: un sentiero in salita che porta diretto a Montecassino. Mancano circa 6 km. Ripenso a tutti i giorni passati, le cose viste e le persone incontrate. Oggi la giornata è molto più calda, anzi e torrida. Arrivo completamente sudato all'abbazia.


 Lascio lo zaino all'ingresso e procedo all'interno. Nel chiostro c'è la statua che commemora il momento in cui il santo spirò tra le braccia dei monaci. Tutto il santuario è bianco e con una giornata luminosa come questa abbaglia.




 Entro all'interno, vado dietro l'altare maggiore. C'è la cripta che commemora san Benedetto e santa Scolastica.

È una delle parti del santuario che ha resistito ai bombardamenti dell'ultima guerra.  Si dice che la bomba che vi cadde rimase inesplosa.
Il pavimento infatti denuncia la sua vetustà. Rimango per un po in raccoglimento. Il tempo ormai non è più importante. Arriva una guida che illustra la cripta al suo gruppo non curandosi delle persone che ha intorno. È irritante, ma la sua presenza si rivela importante per le informazioni che mi da. Mi riprendo. Mi alzo e cerco la cripta sotto l'altare maggiore. Sono fortunato, non c'è in giro tanta gente e quindi non devo faticare per raggiungere i cancelli che custodiscono la cripta. Sono doppiamente fortunato all'interno c'è un monaco del monastero che sta illustrando il posto a due monaci che hanno una curiosa tunica. Scoprirò essere due Araldi del vangelo, calzano stivali militari,  portano la croce dei templari. Ascolto.

I questo posto sono stati trovati i resti di due sepolture, ossa e ceneri. Erano poste insieme senza alcuna distinzione.

 I recenti studi hanno permesso di distinguere i resti umani appartenenti ad un uomo e quelli appartenenti ad una donna. Sono i resti di san Benedetto e di santa Scolastica. Terminata la loro visita, capisco che i due araldi vogliono celebrare loro due una messa in quel posto così esiguo ma fornito di altare e qualche sedia. Approfittando di un momento vuoto, entriamo in 8 persone. C'è una coppia che ha perso in sei mesi un figlio, ateo ma che in punto di morte ha comunicato loro dei messaggi dal carattere religioso. Ci sono alcuni devoti ed infine ci sono io, un pellegrino in continua ricerca di risposte. Qualcosa ci ha riunito qui ed ora.  Il momento è carico di emozioni, difficile da descrivere. La messa è celebrata, facciamo la comunione.

 Non potevo chiedere di meglio  per concludere questo viaggio.

Se qualcuno mi chiedesse perché ho corso cosi tanto, ora saprei rispondere. Avevo un appuntamento.
Saluto, esco.
Faccio gli ultimi 6 km verso Cassino, verso la stazione.
Ritorno a casa










PS
Ringrazio Simone Frignani, autore della guida e tutte le persone che hanno collaborato con lui, quelle che mi hanno ospitato e quelle che mi hanno aiutato in altro modo

:) #perantiquaitinera #camminodisanbenedetto

2 commenti:

  1. Grande Francesco ....grazie per averci fatto partecipi con i tuoi post.
    Un grande abbraccio
    Guido e Giovanna

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