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venerdì 6 dicembre 2013

Da Avenza a Pietrasanta







- lunghezza: km 29
- difficoltà: Impegnativa, a causa della lunghezza della tappa
- elevazione: 11, 88, 230 m (min, med, max)


Camminata decisa all'ultimo secondo, peccato sarebbe stato meglio curarne i dettagli e fare una promozione migliore fra gli amici ma questo fa parte dell'animo del pellegrino. Senti che è meglio darsi da fare, prendersi del tempo e sfruttare tutte le occasioni per camminare incompagnia oppure da solo, anche se da soli poi alla fine non si è mai...

Le informazioni della camminata sono quelle ufficiali
http://www.viefrancigene.org/it/resource/statictrack/tappa-25-da-avenza-pietrasanta/

la località per chi viene da Firenze è ben servita anche se gli orari costringono a far qualche sacrificio

Partenza
- Firenze S. M. Novella     06:08
- Carrara-Avenza               08:22
- Regionale                        11705 
- Costo                               € 11.30

Ritorno (dipende da quando si arriva)
ma le partenze da Pietrasanta verso Firenze sono queste 
16:24, 16,:57,17:24, 18:24, 18:47, 19:24, 19:53, 20:57 (ultima corsa)

il meteo secondo Lamma
http://www.lamma.rete.toscana.it/meteo/meteo-carrara

cielo velato, nessuna precipitazione e un pò freddino.

Buon cammino a tutti! :)

Dedico questa camminata a tutte quelle persone che perseverando nella propria ricerca commettono degli errori e malgrado questo continuano ad andare avanti.
Per chi volesse avere maggiori informazioni mi contatti:
afranx at yahoo.it
339.4564692




 Lopicinus (+1147), San Giuseppe, Fuga in Egitto, Chiesa di S. Martino,  Zillis (Svizzera)



 

domenica 5 maggio 2013

Tutorial: Creare ed aggiungere un waypoint con icona personalizzata su Basecamp (Garmin)


Su Basecamp, il programma della Garmin per gestire l'editing dei tracciati per il gps, ci sono già diversi simboli da utilizzare come icone per i waypont quando si progetta una mappa.

Questi sono alcuni dei simboli presenti:

Sono tanti, colorati e fantasiosi (alcuni anche orribili e inutili) e suddivisi per categorie eppure può capitare ugualmente, in mezzo a questa ampia scelta, di non trovare proprio quello che ci serve.

 Se però conosciamo un programma di grafica (per es. gimp, inkscape, photoshop o illustrator) possiamo crearci da soli proprio l'icona che ci serve seguendo le seguenti regole:


1)  il file deve essere salvato nella cartella (almeno per Windows)
C:\Users\Francesco\Documents\Il Mio Garmin\Personalizza simboli waypoint

2) il nome del file deve essere un numero successivo quelli già presenti:
000.png, 001.png, 002,png ....

3) La dimensione dell'icona può essere qualunque, quelle di default sono da 16x16 px a 72ppi e (incredibilmente) si possono mettere anche icone esageratamente grandi come 500x500 px (inutili e fastidiose)

4)  Spazio colore RGB e profondità colore 32 bit

Infine dopo aver copiato le nuove icone nella cartella apposita bisogna chiudere e riaprire il programma per poter vedere le nuove icone presenti nell'elenco del programma.

Queste sono quelle che ho creato io (32x18) e che trovo in coda alle altre nella categoria "Personalizza"

 e questa è la mappa su Basecamp con la cartografia di Openstreetmap  (un tratto del Cammino di San Francesco) dove mi interessava indicare la segnaletica CAI



Se invece non si conoscono programmi di grafica allora ci si può rifare a delle collezioni di icone già pronte come quelle presenti su http://mapicons.nicolasmollet.com/ stando ovviamente attenti a non infrangere i diritti d'autore.

 
...

venerdì 19 aprile 2013

Da Acquapendente a Roma il 22 aprile Giorgio parte!!!

E' passato poco più di un anno da quando aveva iniziato a camminare sulla Via Francigena con la Comunità Toscana il Pellegrino  percorrendo il tratto che inizia proprio in Toscana da Aulla.

Queste sono scelte che una volta fatte con spirito pellegrino non ti fanno tornare più indietro ma che ti spingono ad andare sempre avanti consapevoli di essere, almeno in questo caso, sulla via retta.

Il pellegrino di oggi non lo è tutti i giorni a tutte le ore ma deve farsi spazio nella vita quotidiana dove esistono altri valori quali la famiglia e il lavoro che non possono essere trascurati.
 
Spesso solo per un giorno, il sabato o la domenica, oppure qualche rara volta per più giorni e semmai partendo anche il venerdi pomeriggio, da solo o in compagnia, con qualche snack e una bottiglia d'acqua, con il sole o con la pioggia, da solo o in compagnia è partito con la stessa voglia, con la stessa determinazione, con la stessa credeziale dove apporre i timbri che testimoniano il proprio passaggio.

Ormai la Toscana è nei passi già fatti e le ultime tappe, almeno per chi abita a Firenze, possono essere fatte solo in questo modo prendendosi una settimana e partendo.

Giorgio ha tutto pronto e mancano ormai pochi giorni. Ha scritto tutte le imformazioni utili per viaggiare in questa guida che si può agevolmente leggere in uno smartphone oppure stampare.

Aggiungo solo un estratto della prima tappa e consiglio a chi fosse interessato di scaricare l'intero documento (pdf 1,5mb).

Per chi volesse scaricare le tracce Giorgio consiglia di rifarsi al sito ufficiale: www.viefrancigene.org

Ciao Giorgio, buon cammino!

martedì 26 marzo 2013

Alcune note sulla pianificazione di un viaggio, gli strumenti di indagine.

Viaggiare oggi come pellegrini moderni ha veramente poco a che fare con le modalità usate nei secoli passati.

Tra le esigenze principali, almeno per quello che riguarda la mia esperienza, c'è quella di viaggiare con la tranquillità di percorrere la strada corretta e la sicurezza di arrivare nei punti di ospitalità povera a fine tappa. 

Pianificare, pianificare, pianificare!

Questo è l'imperativo al quale non ci si può sottrarre perché i giorni dedicati a quel percorso sono spesso “calcolati” in base al tempo libero disponibile, perché non si può arrivare troppo tardi a fine tappa altrimenti si rischia un colpo di calore in estate e di vagare nel buio d'inverno.
Se per esempio la meta è Santiago attraverso il Cammino Francese
i problemi sono veramente ridotti. La strada è, per lo più, inequivocabilmente segnata, in rete trovi molte informazioni e sul cammino trovi molti punti di ristoro e di accoglienza. Per questi motivi allora è veramente possibile decidere e partire quasi d'impeto senza pianificare più di tanto.

Se invece i cammini sono meno noti o meno frequentati rispetto a quello jacopeo allora è meglio prepararsi in maniera differente.
Pur continuando a credere che con spirito pellegrino si possa andare dovunque senza grosse difficoltà se hai delle buone capacità di adattamento, io mi muovo in questo modo.

Uso di un ricevitore GPS.
Ci sono diversi modelli in commercio io ho sempre utilizzato Garmin, ultimamente utilizzo l'etrex 30

E' piccolo, compatto, resistente insomma perfetto per il pellegrino moderno. Usa delle comuni batterie che generalmente durano tre giorni. In ogni caso cammino sempre con due coppie di batterie ricaricabili d'emergenza cariche, non si sa mai. A volte le batterie fanno degli strani scherzi altre volte non si trova il tempo o il modo di ricaricarle.

Attualmente diffido dell'utilizzo di uno smartphone al posto di un ricevitore GPS.
Ho avuto modo di testarne l'uso con parecchi programmi per Android fatti il trekking sia gratuiti che a pagamento, ho anche provato ad aggiungere una antenna bluetooth ma ritengo che per la ricezione del segnale gps, per la durata delle batterie e per la presenza del touchscreen (non funziona con la pioggia, attivazione tasti involontarie) questi dispositivi non possono essere pensati per sostituire un normale ricevitore GPS, tuttalpiù lo possono affiancare per aggiungere note vocali e foto georeferenziate

La Garmin produce anche un software adatto per la gestione dei dati che bisognerà elaborare prima di inserirle nel ricevitore GPS. Questo software è il BaseCamp ed freeware. 


E' un software completo, puoi importare i tracciati in formato gpx che hai scaricato dalla rete, puoi unire, tagliare, modificare, vedere il profilo altimetrico ma le note dolenti sono relative al trattamento dei dati (più avanti spiegherò cosa intendo) e la cartografia.

Se hai comprato un loro prodotto, Trekmap Italia, la situazione migliora.


Oppure si possono utilizzare le Open Street Map  che sono gratuite ed altrettanto valide

Questo programma offre anche la possibilità di visualizzare il tracciato all'interno di Google Earth


e questa cosa aiuta parecchio a capire se il percorso che stiamo elaborando è quello corretto oppure no.

Eppure malgrado tutte queste possibilità mancano ancora alcuni elementi che potrebbero essere utili per spingere la pianificazione oltre.

Per esempio se io fossi interessato a conoscere la distanza misurata sul tracciato tra i vari waypoint, oppure se fossi interessato ad indagare meglio il luogo sul quale camminare attraverso altre fonti cartografiche non riuscirei a trovare una soluzione soddisfacente.


Progetti futuri
Secondo i miei progetti questa estate dovrei andare in Puglia partendo da Roma

e secondo come si svilupperà questo progetto, potrei partire in compagnia oppure da solo e camminare per più di 30 giorni.

La Via del Sud, che in modo forse un po' discutibile viene menzionata come via Francigena del sud, ma che io preferirei semmai chiamare come via Palmiera o via Gerosolomitana visto che per me rappresenta parte del percorso che mi porterà in Terra Santa, è sicuramente stata tracciata grazie alla favolosa opera dell'instancabile coppia D'Atti - Cinti 
ma poiché immagino che non sia così frequentata preferisco organizzarmi come non ho mai fatto prima d'ora per evitare fastidiosi contrattempi.

Per questa esigenza ho cominciato a vagare nei meandri della rete e a provare software opensource, freeware e demo.
Tralascio la descrizione di molti di questi software che ho poi subito abbandonato perché non mi davano nessun vantaggio per citare quello che è stato il mio punto di arrivo dove ho trovato tutte, ma proprio tutte, le risposte alle mie domande.

Questo software è OkMap ,


è freeware (ma è gradita fare una donazione a progetti così validi), è realizzato da Gian Paolo Saliola.

Ha una interfaccia in italiano oppure in inglese, ha tutti gli strumenti che presenti negli altri software menzionati e ne ha molti altri che permettono in modo molto semplice di
- georeferenziare una qualunque cartina
- di leggere e modificare i file ecw
- di caricare qualunque mappa vettoriale o raster
- di semplificare un tracciato
- di aggiungere i dati DEM per le quote altimetriche
e molte altre cose per le quali rimando al sito nel quale potrete scaricare il manuale in italiano e utilizzare il forum in esso presente nel quale il disponibilissimo autore oltre a rispondere a tutti i dubbi in tempo record, se ne riconosce la reale esigenza, modifica il programma stesso implementandolo di ulteriori strumenti.


Questo è un esempio di profilo altimetrico


ed infine è l'unico software che mi ha permesso con pochi click di ottenere una tabella tipo questa

che per me rappresenta un vero roadbook utile per pianificare il viaggio introducendo anche varianti durante il cammino stesso.

Prima di utilizzare OkMap, riuscivo a fare questa tabella in cui devo elaborare circa 200 km, 200 waypoint e 10.000 trackpoints, ma impiegavo circa una settimana (lavorando 3-4 ore ogni sera) ora invece mi bastano un paio d'ore in tutto che è il tempo per elaborare i dati ricevuti dal programma in un foglio di calcolo di Libreoffice. Questo strumento è stato aggiunto al programma dopo un paio di settimane dalla mia accorata e disperata richiesta.

mercoledì 30 gennaio 2013

Dante e il pellegrinaggio medievale

Il Centro Studi Romei sta promuovendo questo ciclo di conferenze veramente molto interessanti: ecco il link del programma
Io parteciperò sabato 2 febbraio a questo loro appuntamento:
La segreteria del Centro studi Romei mi ha comunicato che sarebbe bene che chi partecipasse alla conferenza poi si fermasse anche a cena al ristorante. La prenotazione è da fare entro domani. 

giovedì 24 gennaio 2013

Per una consapevolezza mondiale dei propri diritti


Questo si che è parlare!!
posto la traduzione inviatami gentilmente da Giovanni Caselli del testo originale presente nella pagina Global-Network-of-Ancient presente su Facebook


Global-Network-of-Ancient-Ways (su Facebook)
  
RETE GLOBALE DELLE ANTICHE VIE

Scopo:
E’ quello di creare o ricostruire l’antica rete globale delle vie di comunicazione, per escursionisti e pellegrini, a piedi in bici o a cavallo.
Missione:
L’istituzione di libere vie basate su percorsi storici per la creazione o ricostruzione di una rete di cammini di pace a lunga distanza che interessino tutto il mondo
Descrizione:
Vie libere per stabilire la fratellanza tra i popoli e LA LIBERTÀ DELLA PERSONA
 

Principi su cui si basa il progetto
Il progetto prevede di fare accettare una Carta con i seguenti principi presso le Nazioni Unite:

1) Gli esseri umani, come gli altri animali sono dotati dalla natura della possibilità di muoversi, a piedi, strisciando o nuotando.

2) Evoluzione e locomozione: La capacità naturale dell'uomo di spostarsi è dovuta all’evoluzione fisica, culturale e sociale durata oltre 50.000 anni. La locomozione bipede è una caratteristica che separa l'umanità dai suoi antenati nel mondo naturale.

3) La forma umana e la sua funzione: Se i polmoni hanno bisogno di aria per far funzionare il corpo umano, le gambe devono trasportare il corpo dove a necessità di recarsi per ottenere ciò di cui ha bisogno per il suo sostentamento, per il suo sviluppo sociale e intellettuale. Quindi camminare liberamente sulla Terra è fondamentalmente naturale, come respirare, bere o mangiare e nessuno ha il diritto di impedire una tale attività con alcuna argomentazione, eccetto per la protezione dell’individuo da pericoli naturali e non creati da un altro uomo che vanno rimossi.

4) La libertà di respirare, di mangiare e camminare sono i diritti naturali di ogni essere vivente. (questi sono previsti dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo). Il diritto di circolare attraverso il paesaggio è già stato riconosciuto dalla legge in alcuni paesi che sono provvisti di sentieri designati allo scopo anche attraversanti terreni privati. In Svezia, ad esempio, questo include anche il diritto di utilizzare i percorsi naturali, come i passi di montagna, i crinali, i guadi dei fiumi ed anche le antiche rotte culturali che si sono formate nel corso del tempo archeologico dal calpestio naturale degli esseri umani per la loro necessità di viaggiare, scambiare e interagire.

5) Lo sviluppo della società umana: gli Itinerari culturali si realizzano con il progredire della cultura umana nel corso dei secoli e dei millenni. Questi per corsi hanno consentito, il commercio, il trasferimento di cultura e religione le migrazioni, il pellegrinaggio, e soddisfatto la necessità delle persone di muoversi nell'ambiente per la loro sopravvivenza e per il loro sviluppo. Tali rotte sono state le basi della socializzazione fin dai primi stadi dello sviluppo umano, sono servite alla diffusione di umanità in tutto il pianeta; hanno consentitito lo sviluppo delle comunità agricole, la formazione delle civiltà e l’evoluzione della cultura stessa.

6) Il diritto di camminare. Un uomo o una donna, nel loro stato naturale, devono essere liberi di attraversare la terra dal momento che questo è un loro diritto naturale

7) Dove vie di comunicazione naturali o tradizionali colleganti le comunità, i popoli, le regioni o nazioni, devono essere delimitatie e rispettate e tutelate come parte del patrimonio collettivo dell’umanità .

Lo sviluppo di insediamenti e di altre infrastrutture, come strade, ferrovie e frontiere, devono rispettare e tutelare il diritto di camminare, che deve essere inteso come mezzo fondamentale di locomozione, e un diritto inalienabile. Quando le persone si spostano con le loro gambe, tale diritto deve essere riconosciuto e protetto. Non è il pedone che deve rinunciare al diritto di camminare concedendo il diritto di precedenza a persone alla guida di veicoli. L’uso del veicolo deve detrarre il diritto dell’individuo, mai conferirlo.

9) Dove esistano percorsi tradizionali e antichi a lunga o breve portata, questi devono essere evidenziati, rispettati e tutelati. Sentieri pedonali sicuri e appropriati, sono necessari quando lo sviluppo dell’itinerario coincide con quello di una autostrada o superstrada. Il fatto che due o più persone a piedi si incontrino sulla strada, con altre persone a piedi, da pari a pari, rende improbabile lo scontro scontro od il conflitto, come invece accade nell’incontrac tra persone alla guida di veicoli. Le persone a piedi possono invece comunicare tra loro, parlare e conoscersi, imparare gli uni dagli altri. Tutto ciò costituisce un incentivo alla socializzazione, all’eliminazione del conflitto.

10) La società moderna lo sviluppo economico e il diritto di camminare. Può essere percepito che gli sviluppi moderni della mobilità hanno limitato la tradizionale possibilità di compiere passeggiate naturali e tradizionali. E 'evidente che le persone all'interno dei veicoli tendano ad alienarsi dalla realtà manifestando spesso inciviltà, aggressività, diventando un pericolo per gli altri. La socializzazione a parità di condizioni è il fondamento della vita civile. E 'naturale che camminare mette tutti sullo stesso piano sociale, facilitando la comunicazione positiva, dal momento che il traffico pedonale è basato sulla parità, che caratterizza l'azione stessa di spostarsi da un posto all'altro, questo incoraggia la pace tra i popoli e la fratellanza tra gli individui.

11) Ne deriva pertanto che quando una persona utilizza un veicolo capace di uccidere per il proprio movimento, deve rinunciare a certi diritti, in modo che chi si trova nella posaizione naturale del camminare venga mai, in nessun caso, danneggiato da tale veicolo. La tradizione di movimento a piedi, deve essere mantenuta ed incoraggiata. I diritto prioriotario di chi cammina comprende il diritto di uso primario ed esclusivo degli antichi percorsi. I diritti del pedone ad utilizzare tali rotte devono essere perseguiti e tutelati.
12) Si può presupporre che una persona che cammina non fa male a nessuno, mentre una persona all'interno di un veicolo rappresenta un pericolo pubblico, quindi dovrebbe in tutti i casi, senza eccezioni, essere messo per legge in posizione di svantaggio nei confronti di chi cammina. La persona che sceglie di andare in giro con un veicolo pericoloso deve rinunciare ad alcuni dei suoi diritti in quanto non si trova in uno stato naturale.

13) Il beneficio per gli esseri umani nel tutelare la libertà di camminare. Le caratteristiche o vantaggi del muoversi a piedi sono la lentezza, che consente di sostare, girarsi attorno, guardare in ogni direzione, facilmente ed immediatamente. Camminare permette l'osservazione dei dettagli, la percezione di anche minime differenze da luogo a luogo. In stato di vulnerabilità, di esposizione al clima e tempo, di contatto diretto con l’ambiente che induce ad una migliore comprensione di esso. Permette l'entrata in stretto contatto con il mondo dei manufatti, minerali, vegetali, animali ed degli esseri umani. Infine, l’andare a piedi genera salute fisica e mentale in tutti gli individui. Camminare genera una conoscenza di luoghi e persone non ottenibile in altro modo.

14) In considerazione di questi fatti, palesi quanto incofutabili, proponiamo che tutte le nazioni del mondo consentano a uomini e donne a piedi di muoversi liberamente lungo i percorsi concordati sanciti a livello internazionale dalle Nazioni Unite e non ostacolarli con muri, cancelli, palizzate, fossati, cortine di ferro. E neppure dogane, pedaggi o altri ostacoli amministrativi.

15) Il camminare è strumento di pace fra i popoli della terra. Tutte le strade, i percorsi, culturali e storici particolarmente antichi fanno parte di una rete globale della circolazione cultrurale e sociale dell’organismo umanità. La cui arteria principale è la Via della Seta, una rete e non un percorso unico.
Proponiamo che le vie che compongono questa rete globale debbano essere identificati e registrati e che entrino a far parte del progetto della Rete Globale delle Vie Antiche

Tutte le persone di buon senso sono invitate ad unire i loro sforzi per produrre una carta mondiele da presentare alle Nazioni Unite con questa proposta di Manifesto o Carta.

Giovanni Caselli

lunedì 7 gennaio 2013

Via Francigena: dal Passo del Gran S. Bernardo a Roma

Il 01 gennaio 2013 alle 12:19 am io e Angelica siamo arrivati a Roma in Piazza San Pietro.
Descrivere le emozioni di un percorso di un migliaio di km
iniziato nei primi mesi del 2012 e che abbiamo percorso durante quasi tutti i nostri momenti liberi (vacanze estive, natalizie e vari fine settimana), con modalità differenti ( in coppia, da soli o con le presone che hanno seguito le iniziative della "Comunità Toscana il Pellegrino") non è facile ma vi assicuro che è stata una bellissima esperienza che mi ha dato tanto e che non può finire qui.
A breve spero di poter aver il tempo per elaborare e soprattutto condividere alcune riflessioni in merito.
Il tratto rosso è il percorso di circa 250 km percorso in occasione del Natale 2012