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giovedì 31 luglio 2014

....come un fulmine a Viterbo!

Acquapendente -  Viterbo. 54 km
Terzo giorno del cammino, forse,  in realtà non lo so.  Ho perso la cognizione del tempo, mi succede sempre i primi giorni. Il cervello senza i suoi riti quotidiani rimane spiazzato. I giorni precedenti alla partenza sembrano lontani. La tappa di oggi è stata la prima senza alcun inconveniente. Tempo stupendo. Ieri notte sono stato svegliato dal rientro del gruppo di ragazzi che dormirà nella mia camera. Non gliene frega niente di osservare il più assoluto silenzio per rispettare gli altri che dormono, sembrano più "turigrini" (turisti-pellegrini) che pellegrini. Mi alzo, glielo faccio notare ma taglio corto, è inutile discutere. Mi riaddormento, la sveglia suona poi alle 5:00, li ho svegliati,  che peccato! :P . È ancora buio. Indosso i soliti vestiti umidi e dopo un'ora sono pronto per uscire. Trovo una bella sorpresa. Federica mi ha lasciato un messaggio sulla sella e una buonissima tavoletta di concentrato alla mela. Colazione al bar e poi via a sud. Fa ancora freddo. Mi copro meglio. L'arrivo a Bolsena è veloce, altrettanto la dipartita dopo la consueta visita alla cattedrale. Arrivo poi a Montefiascone, solita merenda alle 11.45 con pane mortadella e birra ma stavolta davanti allo spettacolo del belvedere che si affaccia sul lago woooow!. Riprendo la strada e dopo meno di un'ora mi ritrovo a nuotare nella terme prossime a Viterbo. Impossibile rinunciarvi.  Viterbo è piccola.  Trovo facilmente il convento dei cappuccini,  c'ero già stato. E appena arrivato io ecco che un altro gruppo di simpatici turigrini ventenni, hanno anche un van che li segue,  invade la camerata con trolley e borsoni da turisti.
....temo di sapere il seguito
Domani punto su La Storta,  un agglomerato  urbano a quasi 80 km  da Viterbo ma alle porte di Roma. Se non avrò alcun inconveniente, in questo modo, salto una tappa altrimenti... si vedrà!

Secondo giorno del cammino

30 luglio
Sant'Antimo - Acquapendente.
La mattina inizia presto con la sveglia alle 5.00
Indosso velocemente gli indumenti umidi, brrrrrrr,
e dopo ben un'ora sono già pronto a pedalare. Non ho fatto colazione,  tutto chiuso, uso uno snack che avevo e poi via a rotta di collo per una divertentissim discesa strerrata lunga parecchi chilometri. Arrivo  valle, il sentiero è allagato ma 10 cm di pozzanghera sono un piacere da fare in mtb. Mi avvicino a Bagno Vignoni e soprattutto all'Orcia un fiume incredibilmente pieno per le ultime precipitazioni. Il sentiero passa molto vicino al fiume che sembra aver rotto gli argini ed allagato il sentiero. Mai fatta una valutazione più errata di questa e me ne rendo conto quando guadando alle 7.30 del mattino mi ritrovo con l'acqua sopra l'ombelico e la bici quasi tutta immersa. In pratica ero nella foce di un affluente. Meno male che i ciclisti vestono come bagnanti!
Passato questo  momento mi godo appieno la Val d'Orcia, stupenda. Un sole estivo fino alle 11.30 e poi nubi e la temperatura giù a tutti 18º.
Strana estate. A bagno vignoni saluto una coppia di camminatori, mi accorgo dopo che uno è Pupo. Continuo la discesa ed incontro Rocco Papaleo con il quale scambio due chiacchiere e poi faccio un selfie. Mi fermo poco più avanti a Gallina, conosco ormai bene questi posti,  faccio una robusta colazione merenda con pane e mortadella, birra e caffè e poi riprendo la strada. Il tempo è sempre peggio.  Accellero, mi fermo solo c'è qualche pianta da frutto accessibile.
Oggi riesco ad accogliere gli abbracci del silenzio senza sentire il bisogno di interromperlo con qualche mp3. Questo è bene vuol dire che mi sto liberando di certi pesi. Descrivere il resto del paesaggio è impossibile tale è la bellezza che esprime. Pensieri leggeri e pedalate veloci mi portano verso le 12.00 a Radicofani. Vado all'ospitale, altro posto carico di bei ricordi che che però svaniscono leggeri. Do la priorità alla fetta di torta casalinga e ad una veloce ma affettuosa chiacchierata con Fausto, l'ospitaliero con cui condividiamo alcune belle amicizie (Carlo e Vera). Scendere giù da questa quota fino a Ponte a Rigo è presto fatto, basta mollare i freni e semmai riprenderli quando la velocità tocca i 30 o addirittura i 40 km/h visto che sono un principiante e lo sterrato può essere pericoloso. Oggi incontro alcuni gruppi di pellegrini,  difficilmente singoli, spesso molto giovani, chissà quali saranno le loro reali motivazioni. Arrivo infine ad Acquapendente,  non mi è mai piaciuto come paese. La persona che mi accoglie è molto gentile e fa parte della confraternita di san rocco. Subito dopo arriva uno di quei gruppi apenna superati. Sembrano proprio dei ragazzi in gita scolastica per gli schiamazzi che fanno. Riesco a fare così solo una breve pennica e poi mi dedico alla pulizia degli ingranaggi della bici.
Dopo arriva anche Federica, una fisioterapista tirolese. Passerò tutta la serata a cena con lei. È alla sua prima esperienza ed è una persona molto piacevole. Siamo tornati all'ostello, è arrivato un altro gruppo con cui dovrò dividere la mia stanza. Intanto è tornato il primo gruppo. Iniziano gli schiamazzi anche se sono fatti a tono basso. Li ho gia redarguiti nel pomeriggio,  dovrò fare appello a tutta la mia pazienza pazienza per non fare una strage!!!!

martedì 29 luglio 2014

...riparto da Siena

Tappa 3 Siena Sant Antimo 65 km - 29 luglio
Note
Le foto saranno aggiunte in seguito,  il testo sarà riveduto (forse)
Il viaggio è iniziato. È arrivato il momento in cui i sogni si trasformano in realtà..... non resta che sperare che tutto vada liscio. Non ho dormito tanto, come ogni notte prima di una partenza. Per quanto tempo possa partire in anticipo con l'organizzazione mi riduco sempre a dover fare alcune cose fino a poche ore prima della partenza, mai che avanzi tempo che mi permetta di prendere le cose con più calma. Guardo dal finestrino del treno un tempo uggioso..... per ora solo qualche rara goccia cade sui vetri.... lo so sta aspettando che io sia allo scoperto per iniziare il diluvio....
Il treno arriva puntuale come la pioggerellina.  Lo sapevo, sono attrezzato. Metto le cover agli zaini ed indosso l'impermeabile. Questa pioggia benché fitta non mi da fastidio. Sono troppo emozionato e felice per questo momento. L'ho atteso da tanto,  ne ho curato i particolari da alcuni mesi con gran fatica e soddisfazione.  I miei passi,  anzi pedalate,  possono ora seguire i miei sogni. È un viaggio che segue un tracciato ad anello che copre quasi tutto il centro Italia, è un viaggio nella storia,  è un viaggio nella spiritualità ma soprattutto è un viaggio dentro di me. C'è dentro tutto quello che ho coltivato in questi ultimi anni, gioie e dolori.....
La strada scorre veloce, conosco questi posti,  non serve rifotografarli, mi piace di più ricordare... sono in ogni caso bei ricordi... lei era lì.  Incontro un gruppo di scout subito all'uscita di Siena,  neanche a loro l'acqua li ha fermati. Passo Ponte d'Arbia senza fermarmi. Le uniche soste sono per togliermi o mettermi l'impermeabile. Una scelta futile visto che si tratta di decidermi se farmi bagnare dalla pioggia o dal sudore di condensa che la giacca crea. Praticamente viaggio sempre bagnato anche se le rare schiarite fanno uscire un sole che mi asciuga velocemente. Passo un gruppo di pellegrini che saluto festosamente. Il primo inconveniente non tarda a venire.  Le crete senesi non mi permettono di seguire il percorso.  L'argilla accumulata in modo abnorme nei copertoni frena letteralmente le ruote.  Sono costretto a lavorare con le mani,  sporcandomi dalla testa ai piedi. Alla fine rinuncio e torno indietro trascinando di peso 30 kg di bici. I pellegrini mi superano sghignazzando, hanno ragione,  loro viaggiano tranquilli nella mota senza troppe difficoltà.  Scendo in paese e mi infilo in un orto dove conosco Alfiero,  un contadino molto gentile che attacca la pompa di irrigazione e pulisce me e la bike anche se non capisce perché debba fare questo giro in bici e non in aufo o treno. Lo saluto e dopo qualche minuto risaluto lo stesso gruppo dei pellegrini che risupero nuovamente.  Devio per Buonconvento, cerco le ciambelle all'anice che piacciono tanto a Giorgio ma scopro che vengono prodotte solo a Pasqua, ripiego su una veloce consumazione pasta e caffè e via sulla strada. Interrompo gli "abbracci del silenzio" e "gli immensi spazi verdi" ascoltando un po di musica. Inizia a salire la strada usata per il circuito ciclistico dell'Eroica. Molti saranno i tratti a spinta, la pendenza è esagerata per me. Incontro un tizio che vedendomi arrancare in salita gode nel raccontarmi che 20 anni fa lui vinse qui una cronoscalata, vabbe complimenti!  Continuiamo a parlare e mi racconta una leggenda del 1555. I montalcinesi erano un popolo che secondo la convenienza erano o con Siena o con Firenze. Quando Firenze provò ad occuparla loro opposero resistenza. Di notte i fiorentini ebbero una idea geniale, miseo dei lumini nelle corna di un intero gregge di capre. Di notte Montalcino si arrese credendosi accerchiata. Nella fortezza medicea a Montalcino c'è il simbolo dei medici e sotto in modo beffardo furono aggiunte due capre. Alle 18 arrivo finalmente all'abbazia. Il luogo e spettacolare e mi ricorda molto la pieve di romena. Seguo la messa, prendo le chiavi e salgo su in paese a Castelnuovo dell'Abate alla foresteria. Sono lunghe le operazioni di smontaggio degli zainetto,  di pulizia dal fango e pulizia dei vestiti  che domani indossero sicuramente umidi, ma visto che è prevista pioggia più di oggi non sarà un grosso problema. Alla fine dopo la doccia, inizia un vero diluvio, mi fermo ad aspettare e chiamo Gloria, è sempre un piacere sentirla. Trovo poi un ombrello, saluto glinscout in cucina e via alla rcerca di cibo. Finisco in una trattoria che fa il menu del pellegrino. Ho problemi, ora che ho finito ad alzarmi dal tavolo. Mi manca quest'ultimo sforzo per chiudere la giornata.
Rientrando alla foresteria faccio qualche tentativo di ricerca di ospitalità povera, dovrei fermarmi a Ponte a rigo, 47 km da qui, ma vengo a sapere che ci sono lavori in corso. Dovrò allungare la tappa di altri 14  km. Altro tappone........ lo affronteró di sicuro.
...indietro non si torna!

mercoledì 23 luglio 2014

Pratomagno in MTB e pernottamento in tenda

Apparentemente questo giro, secondo l'idea che mi ero fatto, non avrebbe dovuto avere nulla a che fare con i pellegrinaggi.
Infatti è stato organizzato da un gruppo di sportivi che frequentano bikepacking.it e, almeno come credevo, l'obbiettivo era semplicemente raggiungere la cima di un monte con l'unica intenzione di macinare km di sterrati, ghiaia, sentieri e mulattiere e discese a rotta di collo, sfidando la natura, gli altri partecipanti e sopratutto noi stessi.


Invece non è stato così intanto per la meta: la croce di Pratomagno


La Croce di Pratomagno e la MTB di Alessandro

lunedì 14 luglio 2014

Roadbook: Da Firenze a Roma e ritorno a Firenze passando per Assisi

Passano i giorni e la partenza si avvicina sempre più.
Ho terminato di studiare il percorso ma non è detto che sarà proprio così.
Il vero cammino si farà strada facendo e questa volta pedalando.

il percorso

Il profilo altimetrico
 ed infine tutte le 19 (almeno in via preventiva) tappe giornaliere

00- Firenze
01- Morrocco
02- Siena
03- Abbazia di Sant'Antimo
04- Ponte a Rigo
05- Montefiascone
06- Sutri
07- La Storta
08- Roma
09- Mazzano Romano
10- Orte
11- Acquasparta
12- Cannara
13- Assisi
14- Perugia
15- Lisciano Niccone
16- Pieve di Rigutino
17- Sant. Della Verna
18- Pieve Romena
19- Firenze




















venerdì 11 luglio 2014

Passare i waypoint tra Googlemap e Basecamp

Se sto progettando un percorso con Basecamp e voglio piazzare un waypoint potrei trovarmi in difficoltà perchè alcune informazioni potrebbero non essere così facilmente disponibili.

Per esempio se volessi trovare il posto esatto della Casa Parrocchiale che si trova in via Giovanni XXIII a Mazzano Romano (borgo medievale in provincia di Roma) questa è la situazione utilizzando Basecamp e alcune delle più note basi cartografiche
Openmtbmap

TrekMap Italia V3 Pro



















Prima soluzione: utilizzare la funzione cerca di Basecamp

 


che vi da subito questo risultato
Risultati con la Trekmap
che di per se anche se è un pò confusionario rappresenta una vera miniera di informazioni.
Fate attenzione perchè i risultati cambiano in base alla mappa selezionata
Risultati con la OpenmtbMap
Se cliccate sul "avanzate" a destra, nel pannello "indirizzi" anche immettendo delle chiavi di ricerca non otterrete nulla (almeno in questo caso)



Seconda soluzione: utilizzare GoogleMap

Con Google Map basta andare nella sua homepage e scrivere l'indirizzo per ottenere subito un risultato soddisfacente

 Anche se il risultato è relativo alla Biblioteca comunale è chiaro dove è la piazza (anche se non è etichettata) e dove è la casa parrocchiale visto che si distingue benissimo la chiesa.

A questo punto non resta che passare le coordinate trovate a basecamp basta seguire questo procedimento:

- tasto destro per es. sul centro della piazza e poi selezionare "che cosa c'è qui?"

Anche se GoogleMap non nominerà quel punto con "Piazza Giovanni XXIII" ma con una delle due vie che l'attraversano, possiamo stare certi che stiamo puntando proprio a quella piazza.

 Cliccate sulle coordinate scritte in basso in modo che possano essere copiate
selzionandole e cliccando con il tasto destro su copia

A questo punto passate a Basecamp e premete ctrl+T oppure selezionate il comando "individua coordinate" dal menu


Incollate i dati che avete in memoria e selezionate "Crea Waypoint"

Infine cambiate il nome del waypoint per rendere i dati più comprensibili


Ecco il waypoint in Basecamp




Se volessimo della correttezza della posizione possiamo utilizzare il comando
che ci aprirà Google Earth (se lo avete già installato) proprio in quella posizione


Fine


ps
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martedì 8 luglio 2014

Da Firenze a Roma e ritorno a Firenze passando per Assisi - Tappa 1 e 2

1. PREMESSA 

Prima di raccontare le tappe faccio il punto della situazione (...salta ai punti 4 e 5 per il diario!)
Esattamente un mese fa avevo iniziato a pensare a fare questo giro e in questo post

Il ciclista pellegrino - #02: Il percorso ad anello da Firenze a Roma

ne illustravo sommariamente le caratteristiche.

In questo mese ho dovuto approfondire molti aspetti per poter pensare ad una reale fattibilità.
Ho capito che la bici più idonea è sicuramente una mountainbike e non una citybike questo perchè voglio evitare per lo più asfalti e strade bianche per seguire i sentieri dei pellegrini a piedi.

L'attrezzatura più giusta da usare non è quella da cicloturisti (che prevede l'uso di portapacchi) ma quella da bikepacking (le borse sono più leggere e vengono imbragate direttamente alla bici).

Per capire cos'è il bikepacking rimando al sito curato da Andrea Borchi che ha rappresentato per me una svolta nella progettazione del giro: http://www.bikepacking.it/
Dopo essermi documentato ed aver procurato la'attrezzatura ho cominciato ad allenarmi:

2. Prima uscita: Firenze - Prato - Valibona 15/6/2014

Con attrezzatura da cicloturista (portapacchi e borse laterali)

 Un vero disastro, ho in pratica spinto prima in su e poi in giù la MTB.
Percorso veramente complesso







3. Seconda uscita: Una parte dell'Anello Rinascimentale 25/6/2014 

Con attrezzatura da bikepacking completa al 60%
in questo post ci sono alcune info in merito
http://perantiquaitinera.blogspot.it/2014/06/allenarsi-lungo-lanello-rinascimentale.html
e qullo in blu è il percorso che poi ho fatto:

In rosso l'AR (Anello Rinascimentale) per intero e in blu la parte percorsa:  Bottai > Lastra a Signa > Ponte a Signa > Signa > San Mauro > San Donnino > Campi Bisenzio > Calenzano > Sesto Fiorentino
 
70 km in totale, 50% ca di asfalto, 8 km/h media lorda (compreso tempo per colazione e poi merenda al bar e pausa pranzo panino) .

 dislivello +893 e -919.

Nessuna particolare difficoltà.





Potevo quindi sperimentare le prime due tappe di questo progetto che si sviluppa in un anello di circa 850km: Da Firenze a Roma e ritorno a Firenze passando per Assisi

nota: le descrizioni che seguono sono un vero e proprio diario che scrivo ogni sera a fine tappa, oltre alle descrizioni in generali possono contenere anche alcune considerazioni molto personali.