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martedì 26 marzo 2013

Alcune note sulla pianificazione di un viaggio, gli strumenti di indagine.

Viaggiare oggi come pellegrini moderni ha veramente poco a che fare con le modalità usate nei secoli passati.

Tra le esigenze principali, almeno per quello che riguarda la mia esperienza, c'è quella di viaggiare con la tranquillità di percorrere la strada corretta e la sicurezza di arrivare nei punti di ospitalità povera a fine tappa. 

Pianificare, pianificare, pianificare!

Questo è l'imperativo al quale non ci si può sottrarre perché i giorni dedicati a quel percorso sono spesso “calcolati” in base al tempo libero disponibile, perché non si può arrivare troppo tardi a fine tappa altrimenti si rischia un colpo di calore in estate e di vagare nel buio d'inverno.
Se per esempio la meta è Santiago attraverso il Cammino Francese
i problemi sono veramente ridotti. La strada è, per lo più, inequivocabilmente segnata, in rete trovi molte informazioni e sul cammino trovi molti punti di ristoro e di accoglienza. Per questi motivi allora è veramente possibile decidere e partire quasi d'impeto senza pianificare più di tanto.

Se invece i cammini sono meno noti o meno frequentati rispetto a quello jacopeo allora è meglio prepararsi in maniera differente.
Pur continuando a credere che con spirito pellegrino si possa andare dovunque senza grosse difficoltà se hai delle buone capacità di adattamento, io mi muovo in questo modo.

Uso di un ricevitore GPS.
Ci sono diversi modelli in commercio io ho sempre utilizzato Garmin, ultimamente utilizzo l'etrex 30

E' piccolo, compatto, resistente insomma perfetto per il pellegrino moderno. Usa delle comuni batterie che generalmente durano tre giorni. In ogni caso cammino sempre con due coppie di batterie ricaricabili d'emergenza cariche, non si sa mai. A volte le batterie fanno degli strani scherzi altre volte non si trova il tempo o il modo di ricaricarle.

Attualmente diffido dell'utilizzo di uno smartphone al posto di un ricevitore GPS.
Ho avuto modo di testarne l'uso con parecchi programmi per Android fatti il trekking sia gratuiti che a pagamento, ho anche provato ad aggiungere una antenna bluetooth ma ritengo che per la ricezione del segnale gps, per la durata delle batterie e per la presenza del touchscreen (non funziona con la pioggia, attivazione tasti involontarie) questi dispositivi non possono essere pensati per sostituire un normale ricevitore GPS, tuttalpiù lo possono affiancare per aggiungere note vocali e foto georeferenziate

La Garmin produce anche un software adatto per la gestione dei dati che bisognerà elaborare prima di inserirle nel ricevitore GPS. Questo software è il BaseCamp ed freeware. 


E' un software completo, puoi importare i tracciati in formato gpx che hai scaricato dalla rete, puoi unire, tagliare, modificare, vedere il profilo altimetrico ma le note dolenti sono relative al trattamento dei dati (più avanti spiegherò cosa intendo) e la cartografia.

Se hai comprato un loro prodotto, Trekmap Italia, la situazione migliora.


Oppure si possono utilizzare le Open Street Map  che sono gratuite ed altrettanto valide

Questo programma offre anche la possibilità di visualizzare il tracciato all'interno di Google Earth


e questa cosa aiuta parecchio a capire se il percorso che stiamo elaborando è quello corretto oppure no.

Eppure malgrado tutte queste possibilità mancano ancora alcuni elementi che potrebbero essere utili per spingere la pianificazione oltre.

Per esempio se io fossi interessato a conoscere la distanza misurata sul tracciato tra i vari waypoint, oppure se fossi interessato ad indagare meglio il luogo sul quale camminare attraverso altre fonti cartografiche non riuscirei a trovare una soluzione soddisfacente.


Progetti futuri
Secondo i miei progetti questa estate dovrei andare in Puglia partendo da Roma

e secondo come si svilupperà questo progetto, potrei partire in compagnia oppure da solo e camminare per più di 30 giorni.

La Via del Sud, che in modo forse un po' discutibile viene menzionata come via Francigena del sud, ma che io preferirei semmai chiamare come via Palmiera o via Gerosolomitana visto che per me rappresenta parte del percorso che mi porterà in Terra Santa, è sicuramente stata tracciata grazie alla favolosa opera dell'instancabile coppia D'Atti - Cinti 
ma poiché immagino che non sia così frequentata preferisco organizzarmi come non ho mai fatto prima d'ora per evitare fastidiosi contrattempi.

Per questa esigenza ho cominciato a vagare nei meandri della rete e a provare software opensource, freeware e demo.
Tralascio la descrizione di molti di questi software che ho poi subito abbandonato perché non mi davano nessun vantaggio per citare quello che è stato il mio punto di arrivo dove ho trovato tutte, ma proprio tutte, le risposte alle mie domande.

Questo software è OkMap ,


è freeware (ma è gradita fare una donazione a progetti così validi), è realizzato da Gian Paolo Saliola.

Ha una interfaccia in italiano oppure in inglese, ha tutti gli strumenti che presenti negli altri software menzionati e ne ha molti altri che permettono in modo molto semplice di
- georeferenziare una qualunque cartina
- di leggere e modificare i file ecw
- di caricare qualunque mappa vettoriale o raster
- di semplificare un tracciato
- di aggiungere i dati DEM per le quote altimetriche
e molte altre cose per le quali rimando al sito nel quale potrete scaricare il manuale in italiano e utilizzare il forum in esso presente nel quale il disponibilissimo autore oltre a rispondere a tutti i dubbi in tempo record, se ne riconosce la reale esigenza, modifica il programma stesso implementandolo di ulteriori strumenti.


Questo è un esempio di profilo altimetrico


ed infine è l'unico software che mi ha permesso con pochi click di ottenere una tabella tipo questa

che per me rappresenta un vero roadbook utile per pianificare il viaggio introducendo anche varianti durante il cammino stesso.

Prima di utilizzare OkMap, riuscivo a fare questa tabella in cui devo elaborare circa 200 km, 200 waypoint e 10.000 trackpoints, ma impiegavo circa una settimana (lavorando 3-4 ore ogni sera) ora invece mi bastano un paio d'ore in tutto che è il tempo per elaborare i dati ricevuti dal programma in un foglio di calcolo di Libreoffice. Questo strumento è stato aggiunto al programma dopo un paio di settimane dalla mia accorata e disperata richiesta.