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martedì 4 agosto 2015

Tappa 02: Monteleone - Poggio Bustone 33 km

- 3 agosto
Sveglia alle 6.00 sono ancora in quel paradiso ma la mia schiena è già all'inferno. Sono pieno di dolori, ma è una cosa normale dopo una prima tappa così lunga, faticosa e bagnata! Trovo le oche alla fontana. Mi saluta latrando affettuosamente uno dei bracchi e mi segue anche per un po. Il paesaggio è incantevole. Sono ancora in Umbria al confine con il Lazio. Ci sono prati con mucche e cavalli. Il territorio è pianeggiante, il sentiero è dritto. Questo è un invito alla lettura che non mi faccio sfuggire. Arrivo poi a Monteleone. Faccio colazione e mi intrattengo a parlare con un anziano del luogo che ha voglia di parlare. Esco dal paese che è su un altura. Ritorna poi il piano, riprendo a leggere. Arrivo alle 12 leonessa. Proseguo per villa pulcini credo che ormai sia Lazio. Il paesaggio cambia è più duro. Faccio una un lungo pezzo sull'asfalto è la statale del terminillo. I piedi bruciano. Finalmente termina l'asfalto ma inizia il monte. Svetto a circa 1500 m slm. La salita è tuttavia gradevole. Ho già percorso circa 27 km e sono le 15. La discesa sarà invece un delirio. Il terreno è ghiaioso con pietre grosse. Instabili. Le punte dei piedi protestano, le ginocchia a volte vanno in tilt. La stanchezza è tanta. Gli ultimi 3 km non passano mai. Arrivo alle 17.30 a destinazione. Sono a pezzi. Incontro davanti alla chiesa del santuario due pellegrini del belgio. Sono il primo pellegrino che vedono dopo 5 giorni di cammino sulla via francigena che passa da assisi. Provo inutilmente a spiegare che la VF non passa da li ma loro hanno la loro guida..... va beh. In fondo sono molto simpatici e il resto sono solo dettagli. Ecco che entra in scena fra Renzo che ci rimprovera per il nostro chiacchiericcio che non gli permette di pregare. Ha ragione anche se esagera dicendo che è il demonio a far questo e che noi ci stiamo comportando da turisti. Mi scuso, non voglio discutere e saluto sottovoce i due pellegrini, aspetto il frate e poi finalmente ho la camera. Favoloso ho materasso e doccia anche se mi aveva promesso un pavimento e niente bagno. Lavo la roba, faccio la doccia, scendo a prendere il timbro e poi cerco fra Renzo per il donativo. Lo ascolto mentre intrattiene una decina di scout raccontando la storia di san Francesco. È pieno di astio per tutti i vari luoghi comuni sul santo. Ha ragione ma così comunica solo energie negative. Poi tutto cambia quando ammette le sue debolezze, le difficoltà di essere frati che poi sono le stesse di quelle dei cristiani o pellegrini o uomini i generale. Ora mi sta simpatico ma la cosa dura poco quando inizia definire i pellegrini. È confuso, ora racconta lui una serie di luoghi comuni. Definisce gli scout pellegrini. Li guardo hanno tutti scarponi puliti ed attrezzature per le quali io li accosterei più a gruppi parrocchiali. Alcuni sono annoiati, nessuno è fisicamente provato. Per carità ammiro il loro lavoro di gruppo ma non riesco a definirli pellegrini visto che si spostano in bus ed ora che sono le 22 sono a tirar tardi con urla e schiamazzi beceri. Aspetto che finisca questo incontro do i soldi in mano al frate e gli chiedo un abbraccio. Mi rimane così poco tempo per cercare da mangiare. Poggio Bustone è tutta su un pendio. Rampe, scale e poi rampe. Ha solo un ristorante "la locanda francescana" che ha lo stesso nome dell'ostello. Fatico a trovare il ristorante. Trovo altri due pellegrini che stanno facendo il cammino dell'arcangelo fino in puglia. Poi riincontro i belgi, altri due di modena ed un altro che sta girando mezzo mondo. Perfetto. Alcuni si lamentano del trattamento ricevuto da fra Renzo, va be io non rincaro la dose. È tutto chiaro poggio Bustone è un vero crocivia di cammini e noi, pellegrini, scout ecc ecc siamo troppi. I frati del santuario in fondo sono solo due.... nel frattempo il trattamento della locanda è pessimo! domani se riesco voglio partire ancora prima (se gli scout mi faranno dormire) per lasciarmi tutte queste polemiche alle spalle!

:) #perantiquaitinera #camminodisanbenedetto

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