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venerdì 8 agosto 2014

9a tappa - Passignano sul Trasimeno

7 agosto
9a tappa 73 km
Assisi - Passignano sul Trasimeno.
.....ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso.....
Questa citazione la capiranno gli "strani".
Sono felice. Ora punto a casa!
Mancano pochi km, pochi giorni.
Fino al Santuario della Verna seguirò a ritroso il "Cammino le celle di San Francesco" promosso dal mio amico Giovanni. Ho lavorato anche io a questo progetto per la parte cartografica. Sarà un piacere provarlo direttamente sul campo.
Giovanni ha fatto un buon lavoro. Il cammino è ben segnalato anche all'interno dei sentieri.  Questo fa risparmiare tempo e ansia. Percorro strade asfaltate ma anche una pista ciclabile nel parco lungo Tevere.  Ben presto noto che il cavalletto si è rotto. Non sarà questo a fermarmi.
In poco tempo mi ritrovo a Perugia. È la prima volta che la vedo.  È  un città interessante,  ha un bel centro storico monumentale. Mi piace perdermi tra quei vicoli tortuosi.
Sono libero, non devo rendere conto a nessuno del mio tempo o delle mie azioni.  Mi voglio godere questo momento. Quando sono ad una certa distanza da Perugia mi rendo conto di aver lasciato i guanti da mtb al bar. È troppo lontano per tornare indietro.  Decido di proseguire senza.  Non sarà questo a fermarmi.
Chiamo Giovanni per avvertirlo che domani sarò da lui al Rifugio La Sassaia a Rigutino. Mi da un'ottima dritta, mi dice di portare i suoi saluti ai pastori sardi che incontrerò da li a poco. Una volta arrivato alla fattoria porto i suoi saluti, riempio le borracce e mi gusto un ottimo caprino e pecorino insieme al pane carasau. Che ospitalità!!!!!
Saluto, ringrazio e proseguo. Quel sapore mi accompagnerà per molto ancora. Mi fermo a Ponte a Rigo,in pratica ho superato il punto più alto del tracciato. Faccio pausa al bar ed inaspettatamente mi viene offerta la consumazione.
Saluto, ringrazio e proseguo.
Alle 18 sono praticamente davanti alla chiesa di san Cristoforo a Passignano sul Trasimeno e siamo proprio di fronte al lago.  Assisto alla messa e poi mi faccio dare le chiavi del posto in cui sarò ospitato. Una stanza del centro scout, nel bollente sottotetto di un fabbricato che accoglie nei piani inferiori anche la caritas. Sono da solo e decido di dormire in un divano della caritas tra pacchi di pasta, scatolette di cibo ed indumenti da devolvere ai bisognosi. Vado a cenare e poi crollo nel divano.
Casa è sempre più vicina e niente mi deve fermare.

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