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giovedì 7 agosto 2014

8a tappa arrivo ad Assisi

6 agosto
8a tappa 62 km
Bastardo - Assisi - Eremo le carceri.
L'affetto e il calore ricevuti ieri da don Oliviero sono state le ultime cose preziose ricevute.
Ho dormito pochissime ore. Alle 5 sono puntualmente già sveglio. Faccio colazione con alcune cose rimaste dalla sera prima e alle 7.00 inizio a pedalare. È una bella giornata ma solo perché sono un po in quota infatti mi basta scendere in paese a Bastardo per trovarmi immerso in una nebbia,  fitta, fredda e bagnata. Mi rifugio in un primo bar chiedo un cappuccino molto caldo e prendo una brioches. Non mi soddisfa. Entro quasi subito in un secondo bar e prendo un rustico ripieno e un caffè. Niente, la mattina non vuol  decollare.
Umore fiacco, gambe di piombo.
Sarà la nebbia, sarà che sono stanco. La catena esce più volte sia dal cambio che dalle moltlipiche.
Riuscirò a fare questi 42 km per raggiungere Assisi?  Anche la strada è monotona.
Quando sono in piano le strade si sviluppano dritte per così tanto che sembrano infinite. Alle 13.00 lemme lemme arrivo ad Assisi.
Ritiro subito la Assisiana e visto la basilica.
È stata la mia prima meta di cammino fatto in coppia nel 2011....
Aggiungo un bel chissenefrega, visti i risultati, e guardo avanti.
Assisi mi ricorda molto Santiago, Roma fortunatamente è un caso a parte. Sono tutte e 3 mete di pellegrinaggio.  Dalle prime due, una volta arrivato, vorrei fuggire quanto prima, vista l'aria falsa e bigotta che mi sembra di respirare. Lì tutto costa caro e i pellegrini vanno presi a fasci, velocemente e senza che avvengano discussioni.   Il tempo è denaro. Anche a Leuca in Puglia sfortunatamente è così.
A Roma invece, grazie all'ospitale della Confraternita, tu sei una persona unica da accogliere al meglio e magari senza chiederti nulla in cambio.
All'Ospitale della Pace (e meno male che si chiama così) di Assisi si sono arrabbiati quando ho commentato il costo della loro offerta.
All'Eremo delle Carceri,5 km di salita tosta sopra Assisi non mi hanno potuto ospitare perché il custode si è licenziato e stanno aspettando che arrivi il nuovo che deciderà secondo sua volontà come gestire l'accoglienza.
Mi hanno detto ripassi il primo settembre.....
Sono senza parole.
Meno male che in giro esistono realtà, oltre a quella citata sopra, come la comunità di Bose, suor Ginetta a Siena, le Carmelitane di Morrocco, il sacerdote del quartiere Santa Rosa di Lecce, Giovanni a Rigutino e tutti gli altri che non menziono.
Il pellegrino non è un turista!!!
Non accoglierlo è peccato e non una possibilità di scelta.
Può mancare il materasso, la cena, la pulizia, i vetri alle finestre e qualunque altra cosa ma non la possibilità di essere accolti per evitare una notte all'addiaccio.
Ok forse oggi sono acido,  me ne rendo conto da solo. Meglio provare ad addormentarmi altrimenti rischio di fare una strage tra questi ragazzi tedeschi e svedesi che affollano l'ostello.

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