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domenica 21 settembre 2014

Pedalando sulla via Francigena #2 - da Massa a Lucca

In rosso Massa - Lucca, in blu la variante di mare fatta la settimana scorsa

sabato 20 settembre, 55
oggi torno a pedalare sulla Francigena.
Volevo ripercorrere il tratto da Aulla seguendo il tracciato per i pellegrini a piedi per verificare il grado di fattibilità ma per un previsto ho modificato i piani.
Un po per scherzo è partito su Facebook un incontro fra pellegrini a pranzo a Valpromaro.
Secondo i miei piani sarei passato da li solo nel pomeriggio perdendomi cosi un incontro con persone speciali.
Ho quindi organizzato il viaggio per essere alle 12 a Valpromaro e quindi mi inizierò la tappa a Massa Centro a 40 km di distanza dall'ospitale.

La sveglia era puntata alle 4.40 ma qualche minuto prima mi ero già alzato, il rumore della pioggia era veramente frastornante, un ottimo motivo per tornare a dormire, ma non ne avevo voglia.
Il tempo di fare una veloce colazione ed ecco che il tempo si è sistemato. Riesco così a prendere comodamente il treno delle 6.08.

Che boiata queste rastrelliere di cui sono provvisti i treni. Obbligano ad impennare la bici, e questo lo capisco viste le esigenze di spazio, ma il sistema di blocco è difficile da manovrare per una persona sola. In ogni caso la mia mtb 29" non ci sta! 



Arrivo a Massa con qualche minuto di ritardo ma continuo a prendermela con calma. Grazie alle OSM e al GPS trovo l'ufficio postale più vicino dove far un prelievo e poi mi dirigo subito in centro per far colazione. 

Vado al duomo per far mettere un timbro alla credenziale ma non ho la
pazienza di aspettare che termini la cerimonia, non voglio continuare ad accumulare ritardi. Inizio quindi a pedalare.


Questo tratto è veramente molto bello soprattutto paragonandolo alla variante di mare che ho percorso la settimana scorsa che mi ha deluso molto.


 Inizio a salire un po di quota ma l'asfalto bagnato mi tradisce appena inizio ad affrontare una discesa in una strada secondaria piena di curve. Cado subito e malamente forse anche a causa degli attacchi ai pedali. Rimango a terra per il dolore acuto alla caviglia sinistra. Da allora in poi per 40 km terrò il piede sx semplicemente appoggiato al pedale è troppo indolenzito per forzarci su.

Incontro un po' di pellegrini in giro ma non ho tempo per fermarmi e mi limito a lanciarli solo un “buon cammino”.




Arrivo a Valpromaro in perfetto orario anche pedalando con una sola gamba. C'è un clima di festa all'ospitale.
L'ospitale di Valpromaro
Brando!
Daniele e Andrea
i fantastici quattro
con Luigi e consorte e Silvia
con Andrea e Daniele






Daniele, Luigi, Massimo e Silvia

I miei amici sono talmente affettuosi che per tutto il pranzo non ho sentito il dolore più di tanto. Ho anche trovato la forza per giocare con Brando, il labrador di Massimo. Forse anche grazie ai fiumi di vino che luigi molto generosamente ci serviva. Arrivano via via, un po' di pellegrini che si uniscono con piacere alla nostra tavola. Ogni pellegrino è una storia a parte, è un altro mondo che entra ora in contatto con il nostro.

Con Silvia e Marie la pellegrina francese

Chiacchere, risate, vino e caffè e sono passate già 4 ore.
Decido di ripartire, saluto tutti e mi incammino. Stavolta non seguirò il tracciato quando lascerà l'asfalto, la caviglia mi preoccupa.




Il Duomo di Pietrasanta
Arrivo senza problemi a Lucca. Salgo in treno, metto la bici in delle rastrelliere più funzionali e mi slaccio le scarpe. Il dolore aumenta.

periferia di Lucca

Porta S. Donato - Lucca
il Duomo di Lucca
 
Arrivo zoppicando vistosamente a casa. Non voglio andare al prontosoccorso la caviglia non mi sembra così gonfia. Prendo alcuni antidolorifici e faccio un impacco di con l'arnica.
Oggi è così grazie all'aiuto di Giorgio. 


Ora mi resta da capire per quanto tempo potrò continuare a viaggiare solo con la mente...













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