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giovedì 31 luglio 2014

Secondo giorno del cammino

30 luglio
Sant'Antimo - Acquapendente.
La mattina inizia presto con la sveglia alle 5.00
Indosso velocemente gli indumenti umidi, brrrrrrr,
e dopo ben un'ora sono già pronto a pedalare. Non ho fatto colazione,  tutto chiuso, uso uno snack che avevo e poi via a rotta di collo per una divertentissim discesa strerrata lunga parecchi chilometri. Arrivo  valle, il sentiero è allagato ma 10 cm di pozzanghera sono un piacere da fare in mtb. Mi avvicino a Bagno Vignoni e soprattutto all'Orcia un fiume incredibilmente pieno per le ultime precipitazioni. Il sentiero passa molto vicino al fiume che sembra aver rotto gli argini ed allagato il sentiero. Mai fatta una valutazione più errata di questa e me ne rendo conto quando guadando alle 7.30 del mattino mi ritrovo con l'acqua sopra l'ombelico e la bici quasi tutta immersa. In pratica ero nella foce di un affluente. Meno male che i ciclisti vestono come bagnanti!
Passato questo  momento mi godo appieno la Val d'Orcia, stupenda. Un sole estivo fino alle 11.30 e poi nubi e la temperatura giù a tutti 18º.
Strana estate. A bagno vignoni saluto una coppia di camminatori, mi accorgo dopo che uno è Pupo. Continuo la discesa ed incontro Rocco Papaleo con il quale scambio due chiacchiere e poi faccio un selfie. Mi fermo poco più avanti a Gallina, conosco ormai bene questi posti,  faccio una robusta colazione merenda con pane e mortadella, birra e caffè e poi riprendo la strada. Il tempo è sempre peggio.  Accellero, mi fermo solo c'è qualche pianta da frutto accessibile.
Oggi riesco ad accogliere gli abbracci del silenzio senza sentire il bisogno di interromperlo con qualche mp3. Questo è bene vuol dire che mi sto liberando di certi pesi. Descrivere il resto del paesaggio è impossibile tale è la bellezza che esprime. Pensieri leggeri e pedalate veloci mi portano verso le 12.00 a Radicofani. Vado all'ospitale, altro posto carico di bei ricordi che che però svaniscono leggeri. Do la priorità alla fetta di torta casalinga e ad una veloce ma affettuosa chiacchierata con Fausto, l'ospitaliero con cui condividiamo alcune belle amicizie (Carlo e Vera). Scendere giù da questa quota fino a Ponte a Rigo è presto fatto, basta mollare i freni e semmai riprenderli quando la velocità tocca i 30 o addirittura i 40 km/h visto che sono un principiante e lo sterrato può essere pericoloso. Oggi incontro alcuni gruppi di pellegrini,  difficilmente singoli, spesso molto giovani, chissà quali saranno le loro reali motivazioni. Arrivo infine ad Acquapendente,  non mi è mai piaciuto come paese. La persona che mi accoglie è molto gentile e fa parte della confraternita di san rocco. Subito dopo arriva uno di quei gruppi apenna superati. Sembrano proprio dei ragazzi in gita scolastica per gli schiamazzi che fanno. Riesco a fare così solo una breve pennica e poi mi dedico alla pulizia degli ingranaggi della bici.
Dopo arriva anche Federica, una fisioterapista tirolese. Passerò tutta la serata a cena con lei. È alla sua prima esperienza ed è una persona molto piacevole. Siamo tornati all'ostello, è arrivato un altro gruppo con cui dovrò dividere la mia stanza. Intanto è tornato il primo gruppo. Iniziano gli schiamazzi anche se sono fatti a tono basso. Li ho gia redarguiti nel pomeriggio,  dovrò fare appello a tutta la mia pazienza pazienza per non fare una strage!!!!

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