Viaggiare oggi come pellegrini moderni
ha veramente poco a che fare con le modalità usate nei secoli
passati.
Tra le esigenze principali, almeno per
quello che riguarda la mia esperienza, c'è quella di viaggiare con
la tranquillità di percorrere la strada corretta e la sicurezza di
arrivare nei punti di ospitalità povera a fine tappa.
Pianificare, pianificare, pianificare!
Questo è l'imperativo al quale non ci
si può sottrarre perché i giorni dedicati a quel percorso sono
spesso “calcolati” in base al tempo libero disponibile, perché
non si può arrivare troppo tardi a fine tappa altrimenti si rischia
un colpo di calore in estate e di vagare nel buio d'inverno.
Se per esempio la meta è Santiago
attraverso il Cammino Francese
i problemi sono veramente ridotti. La
strada è, per lo più, inequivocabilmente segnata, in rete trovi
molte informazioni e sul cammino trovi molti punti di ristoro e di
accoglienza. Per questi motivi allora è veramente possibile decidere
e partire quasi d'impeto senza pianificare più di tanto.
Se invece i cammini sono meno noti o
meno frequentati rispetto a quello jacopeo allora è meglio
prepararsi in maniera differente.
Pur continuando a credere che con
spirito pellegrino si possa andare dovunque senza grosse difficoltà
se hai delle buone capacità di adattamento, io mi muovo in questo
modo.
Uso di un ricevitore GPS.
Ci sono diversi modelli in commercio io
ho sempre utilizzato Garmin, ultimamente utilizzo l'etrex 30
E' piccolo, compatto, resistente insomma perfetto per il pellegrino moderno. Usa
delle comuni batterie che generalmente durano tre giorni. In ogni
caso cammino sempre con due coppie di batterie ricaricabili
d'emergenza cariche, non si sa mai. A volte le batterie fanno degli strani
scherzi altre volte non si trova il tempo o il modo di ricaricarle.
Attualmente diffido dell'utilizzo di
uno smartphone al posto di un ricevitore GPS.
Ho avuto modo di testarne l'uso con
parecchi programmi per Android fatti il trekking sia gratuiti che a
pagamento, ho anche provato ad aggiungere una antenna bluetooth ma
ritengo che per la ricezione del segnale gps, per la durata delle
batterie e per la presenza del touchscreen (non funziona con la
pioggia, attivazione tasti involontarie) questi dispositivi non
possono essere pensati per sostituire un normale ricevitore GPS,
tuttalpiù lo possono affiancare per aggiungere note vocali e foto
georeferenziate
La Garmin produce anche un software
adatto per la gestione dei dati che bisognerà elaborare prima di
inserirle nel ricevitore GPS. Questo software è il BaseCamp ed
freeware.
E' un software completo, puoi importare
i tracciati in formato gpx che hai scaricato dalla rete, puoi unire,
tagliare, modificare, vedere il profilo altimetrico ma le note
dolenti sono relative al trattamento dei dati (più avanti spiegherò
cosa intendo) e la cartografia.
Se hai comprato un loro prodotto,
Trekmap Italia, la situazione migliora.
Oppure si possono utilizzare le Open Street Map che sono gratuite ed
altrettanto valide
Questo programma offre anche la
possibilità di visualizzare il tracciato all'interno di Google Earth
e questa cosa aiuta parecchio a capire
se il percorso che stiamo elaborando è quello corretto oppure no.
Eppure malgrado tutte queste
possibilità mancano ancora alcuni elementi che potrebbero essere
utili per spingere la pianificazione oltre.
Per esempio se io fossi interessato a
conoscere la distanza misurata sul tracciato tra i vari waypoint,
oppure se fossi interessato ad indagare meglio il luogo sul quale
camminare attraverso altre fonti cartografiche non riuscirei a
trovare una soluzione soddisfacente.
Progetti futuri
Secondo i miei progetti questa estate
dovrei andare in Puglia partendo da Roma
e secondo come si svilupperà questo
progetto, potrei partire in compagnia oppure da solo e camminare per
più di 30 giorni.
La Via del Sud, che in modo forse un
po' discutibile viene menzionata come via Francigena del sud, ma che
io preferirei semmai chiamare come via Palmiera o via Gerosolomitana
visto che per me rappresenta parte del percorso che mi porterà in
Terra Santa, è sicuramente stata tracciata grazie alla favolosa
opera dell'instancabile coppia D'Atti - Cinti
ma poiché immagino che non sia così
frequentata preferisco organizzarmi come non ho mai fatto prima d'ora
per evitare fastidiosi contrattempi.
Per questa esigenza ho cominciato a
vagare nei meandri della rete e a provare software opensource,
freeware e demo.
Tralascio la descrizione di molti di
questi software che ho poi subito abbandonato perché non mi davano
nessun vantaggio per citare quello che è stato il mio punto di
arrivo dove ho trovato tutte, ma proprio tutte, le risposte alle mie
domande.
Questo software è OkMap ,
è freeware (ma è gradita fare una donazione a progetti così validi), è realizzato da Gian Paolo Saliola.
è freeware (ma è gradita fare una donazione a progetti così validi), è realizzato da Gian Paolo Saliola.
Ha una interfaccia in italiano oppure
in inglese, ha tutti gli strumenti che presenti negli altri software
menzionati e ne ha molti altri che permettono in modo molto semplice
di
- georeferenziare una qualunque cartina
- di leggere e modificare i file ecw
- di caricare qualunque mappa
vettoriale o raster
- di semplificare un tracciato
- di aggiungere i dati DEM per le quote altimetriche
e molte altre cose per le quali rimando
al sito nel quale potrete scaricare il manuale in italiano e
utilizzare il forum in esso presente nel quale il disponibilissimo
autore oltre a rispondere a tutti i dubbi in tempo record, se ne
riconosce la reale esigenza, modifica il programma stesso
implementandolo di ulteriori strumenti.
Questo è un esempio di profilo
altimetrico
ed infine è l'unico software che mi ha
permesso con pochi click di ottenere una tabella tipo questa
che per me rappresenta un vero roadbook utile per pianificare il viaggio introducendo anche varianti durante il cammino stesso.
Prima di utilizzare OkMap, riuscivo a
fare questa tabella in cui devo elaborare circa 200 km, 200 waypoint e 10.000
trackpoints, ma impiegavo circa una settimana (lavorando 3-4 ore
ogni sera) ora invece mi bastano un paio d'ore in tutto che è il
tempo per elaborare i dati ricevuti dal programma in un foglio di
calcolo di Libreoffice. Questo strumento è stato aggiunto al
programma dopo un paio di settimane dalla mia accorata e disperata
richiesta.